sabato 9 luglio 2011

Sillogomania#11 - Come in Fight Club



Decido di partecipare ad uno di quegli incontri tipo "anonima sociopatici".
E' un modo per non sentirmi un coglione inutile.
Dopo parecchie titubanze mi presento un martedì pomeriggio in questo asilo nido, dove ci costringono in sedie alte poco più di venti centimetri.
Lo scenario ricorda parecchio il film Fight Club tolta la componente ironica e soprattutto Brad Pitt.
Sul tavolo tra pasticcini alle mandorle, e pizzette di dubbia qualità scorgo "L'interpretazione dei sogni" di Sigmund Freud e sotto ad un paio di bottiglie di spuma e chinotto una copia di "Puoi fidarti di Te" ( con Te maiuscolo) di Raffaele Morelli.
Le pizzette non sono tanto male, anche se stracolme di olive col nocciolo.
Il tizio che fa da moderatore è alto e magro come uno spillo, o meglio come un fiammifero: capelli stopposi e barba accuratamente incolta, come si conviene tra intellettuali, sono di un rosso carota acceso. Quindi è d'obbligo l'accostamento al sulfureo bastoncino.
Si presenta in modo diretto sconvolgendo subito l'idea che mi ero fatto di lui a pelle :
-Sapete come funziona, non c'è niente da spiegare; io  Sono Giacomo, per voi sono semplicemente MO - DE - RA - TO - RE, dovrete chiamarmi così voi! Ero un sessuomane e grazie ad incontri come questi, non mi sparo una sega dal 1999.
Bravo Moderatore, penso.
Ed eccolo ricominciare
- Da ora non aprirò più bocca, se la conversazione scema, mi inserisco nel discorso, altrimenti fate da voi, più parlate, meno intervengo, meno intervengo meglio è. Per mantenere la privacy di ognuno di voi, sorteggeremo dei nomignoli dalla boccia dei nomignoli. I nomi li ho scelti io, quindi teneteveli e non chiedetemi di cambiarli.
VOI è sempre più palesemente una sorta di intercalare schifato e razzista per rivolgersi a NOI poveri pazzi.
Io mi alzo e sorteggio per primo.
Poi uno ad uno infilano la mano tra i foglietti grossolanamente piegati, mischiano un paio di volte ed estraggono.

(continua ...)

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