Il vecchio ha sembianze licantropiche: la densità dei bulbi piliferi, sugli stralci di pelle scoperta, è imbarazzante.I capelli con attaccatura a punta di vedova gli conferiscono un'austerità, che lo distacca quel poco che basta dal suo gemello omozigote ed estraneo: Lucio Dalla.
Mi interessa.
Come dice Anselma Dell'Olio "voglio saperne di più"!
Così dopo che tutti avranno espresso il loro malessere in formato tweet vocali da 140 caratteri scarsi, scambierò due chiacchiere col Vecchio.
Voglio bermi una birra in compagnia, e qui in questo posto mi appare come l'unica scelta possibile. Gli altri hanno il volto pallido, lo sguardo da interrogazione di filosofia alla quinta ora.
-Ciao- con una sicurezza non mia.
Il Vecchio mi guarda stupito. Saluta. Mi prende la mano accarezzando il palmo e dice che la mia linea della vita è una chiavica,ché mi va bene se arrivo a quarant'anni.
Lo ringrazio mentre mi gratto furtivamente i maroni, quasi non se ne accorge.
Il Vecchio ha l'umorismo di Fabrizio Frizzi in acido. Ne è consapevole.
Credo che saremmo potuti essere amici per la pelle se fossimo nati dirimpettai, se avessimo condiviso gli stessi odori e assaporato le stesse irrequietudini giovanili, tra una sega e l'altra.
Chiedo se vuole concedermi l'onore di offrirmi una birra. Accetta.
Una weiss è quello che ci vuole.
Con fetta di limone sul fondo, è da checca ma mi piace.




