domenica 6 marzo 2011
Sillogomania #8 Porno Holocaust
Torni a casa dopo una serata di sbronze e balordi.
Birra dozzinale, Splaghen, e Perloni a litri, bottiglie a prezzo di costo dal pakistano in zona san Lorenzo.
Sei felice.
Bevi senza pensieri, e ad ogni pinta, o bottiglia da 33 cl, bevi felicità, bevi vene e arterie di felicità.
La senti scorrere, come dice la canzone con Giorgio Haber, "tu non lasciare mai la birra, No, " mai la lascerò.
Mai lasciare la birra.
Sincera amica di avventure semplici.
Pipì, un mare di pipì: pipì a litri.
Pipì trasparente. Pipì liberatoria.
Sei brillo, squilibrio di estasi e spensieratezza.
Passeggi per le strade di Roma, puoi fare qualunque cosa, flirtare con chiunque: flirtare con la cicciona più cicciona di Roma, flirtare con Miss Mondo, ora che sei sciolto si che potresti avere una chance.
Una chance etilica con miss Mondo. Una chance, una sola; etilica, ebbra, ma pur sempre una chance.
Torni a casa, provi a dormire, impossibile.
Impossibile, la luce è spenta, ma la stanza gira. Tu stai fermo a 180°, lei gira. Cazzo se gira.
Quanto gira la stanza?
Decidi di alzarti.
Decidi che questa notte non dormirai. Non questa notte. Non mentre la stanza girà.
Altra pipì. Tanta pipì. Pipì incolore.
Accendi il pc: un film, ci vuole un film.
Niente ti ispira.
Apri la tua pagina di facebook. Hai 20 amici. Solo quelli a cui tieni, gli altri non li accetti. Non sei mica schiavo di facebook. Lo usi solo perché nessuno ormai si fa più vivo sull'ormai obsoleto msn. Buonanima!
Trovi un messaggio e una notifica. La notifica non è importante, il solito sconosciuto che commenta giorni dopo il tuo primo appunto sotto il link del tuo amico fuorisede.
Il messaggio invece è un link. Un amico, del tuo paese, un amico a cui vuoi bene, ti manda un link.
E' un porno, "Porno Holocaust", tu sei un patito del trash all'italiana, dello spaghetti b-movie.
Lo apri con entusiasmo, ci clicchi aspettandoti una ciofeca all "Emmanuelle Nera", una schifezza alla D'Amato; e infatti appare subito sui titoli di testa regia di Joe D'amato.
Il film è un porno, ma la trama è quella di un horror all'italiana, un horror triste e noioso, al limite del comico; non fa neanche ridere.
Nonostante tutto, pompini ogni 5 minuti.
Provi a masturbarti, ma le scene sono brevi e prive di pathos, le inquadrature distanti, e le musiche coprono i gemiti.
Provi a masturbarti, ma sei troppo brillo, l'alcool in corpo ti mantiene barzotto, e tutto quello che ottieni è una tendinite al polso destro; poi al sinistro.
Non puoi masturbarti con Porno Holocaust, grazie amico, ma il film è squallido e io sono sbronzo.
Niente da fare, lo rinfoderi sconfitto nelle mutande, quasi soddisfatto; due cose sono certe: il film è una merda e non soffri di eiaculatio precox.
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